Il Monte Giano, 1300 metri, sarebbe un rilievo fra i tanti se non fosse che i suoi pendii sono oggetto di dibattito e polemiche dalla caduta del fascismo a oggi.
Nel 1939, per proteggere Antrodoco da frane e inondazioni, furono piantumati 20mila pini. La scuola Allievi Guardie Forestali, nel 1939, come ciliegina sulla torta realizzò la scritta Dux come omaggio a Mussolini. Un’opera colossale visibile addirittura da Roma in condizioni di cielo perfettamente terso. Negli ultimi 80 anni si è discusso parecchio se quella scritta rappresentasse apologia, arte o solo una prova di abilità selvicolturale. Una polemica alla quale sembrava aver messo fine un incendio di dubbia origine che nell’agosto del 2017 aveva praticamente cancellato la pineta e la scritta. Ma circa 200 attivisti di CasaPound nel febbraio scorso hanno importato un migliaio di pini austriaci e ripristinato una porzione della scritta andata distrutta. In ogni caso, quando passerete dal Giano, sappiate che la stanchezza non vi sta giocando uno scherzo: c’è proprio scritto Dux su quella montagna.