La circumnavigazione del monte Terminillo è terminata, non altrettanto si può dire della terza tappa che promette ancora fatica, sudore e tanto spettacolo.
Siamo ad Antrodoco, una cittadina del Lazio posta lungo una direttrice strategica, la via Salaria, la più antica delle strade consolari romane, che collegava Roma a Rimini. Ogni strada qui è un vero godimento, a partire dalla statale stessa che in questo tratto attraversa la tuttora integra Valle di Corno. Antrodoco, che significa ‘in mezzo ai monti’ è abbracciata da tre gruppi montuosi, contende a Urbino, Rieti e Foligno il primato di ‘centro d’Italia’. Cè anche un piccolo obelisco a rivendicare questa singolarità geografica. Di assolutamente unico, invece, le gole del Velino: il fiume ha scavato una forra profondissima che si allunga per circa 14 chilometri fino a terminare ai piedi del paese. Le gole, sin dall’antichità, sono un passaggio fondamentale per aggirare il massiccio del Terminillo e raggiungere così lo spartiacque appennnico fra Lazio e Marche. Sulla cucina… meglio lasciar perdere visti i chilometri restanti. Però gli stracci androcani, crespelle ripiene di sugo di carne, salsa di pomodoro e formaggi suonano meglio di uno scarico aperto.