Navelli, un minuscolo comune con poco più di 500 abitanti a 34 chilometri dall’Aquila, è la porta dei parchi trovandosi all’incrocio fra il Parco nazionale del Gran Sasso e il Parco regionale del Silente-Velino. Raccontare tutte le sue peculiarità porterebbe via molto più dello spazio a nostra disposizione. Il paese è inserito fra i Borghi più belli d’Italia ‘con le sue mille finestre che guardano a valle e sorvegliano silenziosamente la piana’. Navelli parla attraverso le sue pietre, i ciottoli che lastricano le vie, le chiese e i palazzi signorili.
Qui passava un antico tratturo, ma non è la pastorizia ad aver reso Navelli famosa nel mondo, bensì lo zafferano i cui fiori viola nei mesi di ottobre e novembre colorano la piana spuntando all’improvviso dalla terra bruna. L’oro rosso di Navelli è la fonte della bellezza di questo centro, ma non mancano altre specialità culinarie: dai ceci alle costatine d’agnello, dalle mandorle a un raro e particolare olio d’oliva. Qui tutto è unico, speciale, come l’emozione che suscitano questi panorami allo sguardo.
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