Dopo la città della birra, il Transitalia Marathon scavalca l’appennino, si tuffa in Valtiberina, entra in Umbria e approda nella città del tabacco, la popolosa Città di Castello. Nell’alta valle del Tevere vengono prodotte ogni anno 15mila tonnellate di tabacco su una superficie di oltre 6mila ettari. Le larghe foglie accompagneranno il passaggio dei partecipanti per molti chilometri. E’ un prodotto di altissima qualità che nel corso dei secoli ha donato progresso e benessere a questi territori portando con sé tutta una serie di tradizioni e di slanci culturali. La prova più celebre di questo rapporto sono i due musei dedicati a Alberto Burri, una straordinaria figura di medico e artista che qui ebbe i natali nel 1915.
Alle opere di Burri (la più celebre è forse il Grande Cretto di Gibellina, il sudario di cemento che ricorda la cittadina distrutta dal terremoto del Belice) Città di Castello ha dedicato due musei: il primo a Palazzo Albizzini, il secondo, che ospita i grandi cicli pittorici, è stato ricavato negli enormi spazi degli Ex seccatoi del Tabacco recuperati architettonicamente. E’ il più esteso Museo d’Artista al mondo ed è anche uno dei più importanti luoghi del contemporaneo in Europa.
Inutile ricordare che in questa terra di crocevia fra Toscana, Umbria e Marche si mangia bene e si beve divinamente. Montefalco e il suo Sagrantino sono praticamente a un passo…