Il primo atto ufficiale della seconda edizione del Transitalia Marathon è andato in scena questa mattina, nella Sala Giunta del Palazzo municipale di Rimini,in piazza Cavour alla presenza dell’assessore Gianluca Brasini, l’organizzatore Mirco Urbinati e Alberto Cavalli di Eticarim.
La presentazione della manifestazione motoristica si cala all’interno di una città, Rimini, che è appena stata nominata 1° distretto sportivo d’Italia e che da tempo è legata a doppio filo ai motori. “Abbiamo sposato subito l’evento – ha detto in conferenza l’assessore allo sport, Brasini – perchè Rimini fa parte della Motor Valley e si può definire città dei motori. La passione per i motori fa parte del nostro DNA”.
Ecco spiegato perchè il Transitalia Marathon ha scelto la città regina della riviera adriatica come punto di partenza di un evento che con ben 225 piloti provenienti da 10 Nazioni diverse rappresenta davvero qualcosa di straordnario.
“Il Transitalia Marathon – ha spiegato il suo deus ex machina, Mirco Urbinati – è un evento non competitivo che vuole far conoscere l’Italia più bella ai suoi partecipanti. L’Italia dei borghi che costellano i 900 chilometri del percorso, all’80 % in fuoristrada”. Partenza giovedì mattina 29 settembre alle 8,30 dal Parco Federico Fellini, ai piedi del Grand Hotel di Rimini ma prima di tutto, mercoledì, la grande cerimonia di apertura. “I piloti cominceranno ad arrivare già mercoledì mattina – spiega ancora Urbinati – ma le registrazioni al palazzo del turismo apriranno intorno alle 14,30. La grande kermesse però, con sfilata, coreografie varie, e l’esposizione delle moto di tutti i partecipanti inizierà alle 18,30 e sul grande palco allestito proprio sotto il Grand Hotel vivrà una sorta di salotto su cui si accomoderanno idealmente tutti i piloti ma anche la Federazione motociclistica italiana e tanti altri ospiti”.
Il Transitalia Marathon nacque alla fine degli anni Ottanta e vi partecipavano alcuni dei nomi più prestigiosi del panorama internazionale dei rally raid e dell’enduro: Fabrizio Meoni, Angelo Cavandoli, Fabio Fasola, Massimo Chiesa, Bruno Birbes o Roberto Boano, solo per citarne alcuni. Allora c’era una classifica e un vincitore, oggi invece “la manifestazione non è agonistica ma ha un carattere puramente storico e culturale” sottolinea Urbinati. E ha aggiunto l’assessore Brasini “Percorrere l’italia in fuoristrada con una moto offre una prospettiva diversa che darà la possibilità ai partecipanti di gustarsi la vera bellezza dell’Italia, i suoi paesaggi, annusando l’aria e sentendo l’odore dei diversi paesi e delle regioni che attraverserà”. Emilia Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo appunto, le regioni visitate, con la prima tappa a Fabriano (An), la seconda a Leonessa (Ri) e la terza, l’ultima, a Sulmona (Aq). Regioni e città che oggi fanno pensare immediatamente al terribile terremoto di quest’estate, ed ecco spiegato il perchè della presenza in conferenza stampa di Eticarim. Mirco Urbinati infatti, ha voluto attivare subito, nei giorni successivi al sisma che ha sconvolto il centro Italia, a fine agosto una raccolta fondi per aiutare quelle stesse popolazioni che nei prossimi giorni ospiteranno la manifestazione. Una raccolta che andrà avanti fino alla fine di ottobre e il cui ricavato verrà poi consegnato direttamente nelle mani del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi.
Non poteva mancare infine, in conferenza stampa il ricordo di Giuseppe Pucci Grossi, scomparso un mese fa, a soli 59 anni: “Voglio ringraziare Giuseppe – ha detto Urbinati – perchè è stato uno dei primi a cui parlai del mio progetto. Lui mi appoggiò subito, credette in me e nel progetto e se domani al Parco Fellini avremo il Village Transitalia Marathon il merito è soprattutto suo”. Al ricordo si è unito anche il sindaco: “Giuseppe è stato il deus ex machina di tantissimi eventi motoristici qui a Rimini, non ultimo il passaggio della Mille Miglia, quest’anno a maggio”. La moto di Pucci Grossi, la PG Enduro, domani sarà sul palco del Transitalia Marathon con il numero 109 quello che, nella lista degli iscritti, gli era stato assegnato.
testo: Elisabetta Caracciolo