Quando il segreto del successo è la passione
Il grosso, come un iceberg, non si vede. Eppure le vetrine di Motostorm di Filippo Quadrelli e Stefano Savio, a Morciano, sono il paese dei balocchi per ogni umano dotato di testa, cuore e moto. I prodotti più prestigiosi per caschi o tute, accessori per la strada o l’offroad, elementi di protezioni, parti after market. Sono 140 i marchi rappresentati ma, ovviamente, i ‘pezzi’ non ci stanno fisicamente tutti nel pur vasto negozio a un passo dal cuore di Morciano.
E allora qual è il segreto, Quadrelli?
I prodotti esposti sono solo una piccola parte del nostro lavoro. La parte più rilevante di Motostorm è rappresentata dall’e-commerce. Questo ci permette di lavorare anche in un piccolo centro come Morciano e di avere tanti marchi e soprattutto tanti prodotti in magazzino.
Quanti pacchi spedite?
Almeno 20mila all’anno.
E dove finiscono?
In tutto il mondo, soprattutto negli Stati Uniti, ma anche in Giappone, in Australia, ovviamente in tutta Europa…
Per un fatturato di…
Siamo vicino ai 5 milioni all’anno.
E come si fa ad essere competitivi dovendo sfidare l’e-commerce di tutto il mondo?
Siamo stati fra i primi al mondo a partire. Questo pone il nostro sito tra i primi del settore. La posizione del dominio è fondamentale in questo campo.
Ma non basta
No, è solo il primo passo. Poi devi avere un magazzino il più ampio possibile e noi, in dieci anni, lo abbiamo creato. Pochi al mondo ne hanno di uguali.
E’ questo il grande valore di Motostorm. Poi devi essere preciso, puntuale. Se il prodotto richiesto è disponibile la spedizione è immediata. In caso contrario comunichi al tuo potenziale cliente i tempi di attesa con estrema correttezza.
E quante persone ci vogliono per accontentare tutti i motomaniaci del mondo?
Attualmente siamo nove, compresi i due titolari
Come vi è venuto in mente di aprire un’azienda del genere?
Nel 1996… io facevo il tipografo, Stefano il parrucchiere, entrambi malati di motocicletta. Poi lui ha avuto un brutto incidente che non gli permetteva più di fare iil suo lavoro. Alla fine è nato Motostorm…
Da sempre avete creduto nel Transitalia Marathon e lo avete sostenuto. Perché?
Perché Mirco Urbinati è stato il primo a credere in noi e il rapporto che ci lega non è solo professionale. Lui è stato il primo agente di commercio a darci fiducia, se siamo quello che siamo lo dobbiamo anche a lui, quindi è giusto ripagare oggi quella fiducia
Un bel gesto…
No, un vantaggio reciproco. Perché legare il nostro marchio al Transitalia ci dà una bella visibilità in tutto il mondo: la manifestazione di Urbinati è seguita da migliaia di appassionati sul web
Come spiega, da professionista del settore, questo successo
Mirco ha saputo proporre ai motociclisti dilettanti un approccio molto professionale, vicino a quello delle competizioni, ma con uno spirito amichevole e rilassato. Ha aperto uno spazio che sembrava precluso a tanti appassionati: un’idea vincente.