Percorrendo la antica via Salaria l’ettenzione viene attratta dalle imponenti montagne e vallate che contraddistinguono il paesaggio dell’alto Lazio.
A pochi chilometri da località Posta (RI) arriviamo a Borbona, una incontaminata cittadina da un nome affascinante e storico, adagiata in una valle davvero spettacolare.
Il comune comprende le frazioni di Vallemare e Piedimordenti per un totale di circa 700 abitanti. Molto apprezzata come luogo di soggiorno sia estivo che invernale, Borbona è situata in un’ampia valle che si apre sulla sinistra dell’alto corso del Velino. Al centro della valle scorre il fiume Ratto ai cui margini sono presenti delle incantevoli passeggiate ben tenute.
L’economia di Borbona si basa sul terziario, l’agricoltura, l’artigianato (ferro, legno, edilizia) e allevamento (ovini e bovini). Un ruolo cruciale, infine, riveste il turismo.
La posizione del paese permette, in inverno, facilità di raggiungimento delle più vicine stazioni sciistiche ma è in primavera ed estate che il paese offre le migliori esperienze.
All’interno dell’abitato c’è un campo di bocce e una pista di pattinaggio situati nella grande zona verde denominata “il brecciame”, dove sono presenti giochi per bambini e un ampio prato ben tenuto. AI margini del paese è presente un campo di calcio regolamentare dove gioca l’ASD Alto Lazio, nella lega dilettanti. Tra le mete preferite dei giovani “la Cona”, dove un enorme prato consente di giocare a calcio e pallavolo. Le attività commerciali del paese e i servizi garantiscono il necessario per trascorrere giornate in totale relax e divertimento.
Le caratteristiche ambientali rendono ideale pratiche sportive quali trekking, mountain bike ed enduro essendo numerosi i percorsi disponibili, con vari gradi di difficoltà. Ogni esigenza trova risposta, da chi vuole fare una passeggiata nel centro del paese e nelle immediate vicinanze, fino a chi utilizza i sentieri che partono dall’abitato ed entra nelle macchie (colline coperte da folti boschi in cui prevalgono castagni e querce, che raggiungono una altezza massima di 980 m) oppure preferisce avventurarsi nella zona montuosa che occupa buona parte del territorio di Borbona. In montagna, i vasti boschi di faggio nascondono alcuni enormi esemplari di questa specie. Caratteristiche sia nelle “macchie” che in montagna, sono le strade rurali che consentono passeggiate indimenticabili e sicure, potendo contare su una valida segnaletica che indica i numerosi sentieri.
Tipici sono il fagiolo Borbontino, al quale è dedicata una sagra in autunno, il miele, il formaggio e gli altri prodotti provenienti dagli allevamenti della zona.
La realtà essenzialmente rurale di Borbona ha favorito il sopravvivere di tradizioni e usanze che, pur adattandosi al mutare dei tempi, restano comunque ben radicate nel costume popolare e che si ritrovano nelle fiere e nelle feste religiose.
Grazie a documentazione storica disponibile sin dal XIII secolo, sappiamo che Borbona fu sotto il dominio dell’Aquila nel Medio Evo, passò poi sotto quello del Viceré di Napoli e fu acquistato da Margherita d’Austria nel 1570 per completare il territorio donatole dal padre Carlo V.
Numerose sono le chiese disseminate sul territorio di Borbona, fra queste l’edificio di S. Anna, costruito, probabilmente, nella seconda metà del Quattrocento, nel borgo denominato “Lama”.
Si conserva in Borbona un prestigioso esempio di arte orafa: la croce processionale, databile al 1320-1330 c. Di grandi dimensioni, cm 115×70, è attribuita ad un raffinato artista toscano, Andrea di Jacopo d’Ognabene La croce, durante la festa dell’Immacolata Concezione dell’8 settembre, viene portata in processione in tutti i quartieri del Paese.
Borbona, inoltre, conserva nelle sue chiese numerose opere d’arte e sono ancora oggi visibili sul territorio le tracce del passato millenario che dimostrano la sua esistenza anche prima che venisse documentata dalle fonti del 1292.