La valle del fiume Nera è uno straordinario riassunto di quanto l’Italia centrale possa offrire, magari in modo discreto, a volte difficilmente accessibile. Il fiume che dà vita alla Valnerina è quello che bagna Terni prima di immettersi nel Tevere a cui fornisce i due terzi della portata annua. E’ un fiume di straordinaria bellezza: tutta la valle del Nera è incassata tra ripidi versanti, spesso formati da alte rupi incombenti, da stratificazioni calcaree contorte e tormentate, da canaloni e pinnacoli, e solo in alcuni tratti si apre, allora i pendii si addolciscono ed il fondovalle diventa ampio e si ammanta di prati e campi coltivati.
Si tende a includere in questa toponomastica, per ragioni storiche, linguistiche e culturali, anche comuni quali Norcia, Cascia e i rispettivi territori, malgrado i centri suddetti non siano attraversati dal Nera, ma da suoi affluenti. A riprova della qualità delle acque del Nera, che nasce nel cuore del parco dei Sibillini, la presenza di numerosi allevamenti di trote.