Da dove partire per questo viaggio virtuale alla scoperta dei luoghi più importanti, più suggestivi (e anche più segreti) del Transitalia Marathon 2018?
Da dove tutto ha inizio: Rimini. Prima di scendere dalla pedana di piazzale Fellini buttate un occhio al mare: proprio lì davanti, il 30 luglio del 1843, giusto 175 anni fa, veniva inaugurato in pompa magna lo Stabilimento privilegiato dei bagni di mare. Nacque così ufficialmente l’industria e la civiltà balneare romagnola, la stessa che oggi accoglie ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo, compresi naturalmente, i piloti del TM 2018.
E visto che è stato inevitabilmente citato, celebriamo Federico Fellini, nato nel vicino borgo di San Giuliano nel 1920 (un consiglio, passateci una sera alla scoperta dei ristoranti e dei tanti bar) che dal piazzale di partenza si può raggiungere dopo aver percorso la nuova passerella galleggiante ai piedi del ponte di Tiberio. Sarete osservati da duemila anni di storia perfettamente conservati. A pochi passi, verso il centro storico di Rimini, il restaurato cinema Fulgor, ineramente declinato in chiave felliniana dal sapiente restauro dello scenografo premio Oscar, Dante Ferretti.
Se è la storia a affascinarvi, tappa obbligata al Tempio Malatestiano, una delle opere più significative del Quattrocento italiano.
E se, invece, siete indissolubilmente legati ai motori, ricordate che da queste parti sfrecciano Andrea Migno, Enea Bastianini, Niccolò Antonelli, Marco Bezzecchi, Mattia Pasini. Tanto per restare in tema, hanno radici riminesi la Bimota e la Vyrus, qui ha segnato la storia del motociclismo un genio come Massimo Tamburini, il tecnico che ha firmato capolavori come la Ducati 996 e la Mv Agusta 1000. Sulle prime colline opera con successo Unit Garage di Fabio Marcaccini, un ex dakariano che oggi ha trasferito la sua esperienza nella trasformazione di molti modelli Bmw.