Transitalia Marathon e Airoh: un binomo che ha superato tutti gli ostacoli sparsi lungo centinaia di chilometri fatti di sterrati, pietre e fango.
Per la dinamica azienda, nata nel 1986 proprio nel cuore delle Valli Bergamasche (un nome che da solo basta a riaccendere le immagini dei trionfi italiani nella Sei giorni di regolarità), il Transitalia Marathon rappresenta il banco di prova ideale per mettere alla prova i propri prodotti.
Airoh ha la sfida nel proprio DNA. Nel giro di 21 anni ha messo in bacheca ben 86 titoli mondiali, una media di quattro all’anno!
Calzano i caschi Airoh campioni come Antonio Cairoli, Jeffrey Herlings, Clement Desalle, Graham Jarvis, Jorge Prado, Antoine Meo, Andrea Locatelli.
La cifra tecnica dei caschi Airoh è espressa da ‘Airoh lab’ il laboratorio da cui escono solo prodotti ai massimi livelli. Una prova? Il sistema AMS2, acronimo di Airoh Multiaction Safety System, un sistema innovativo che utilizza una doppia calotta interna in polistirolo, composta da due calotte sovrapposte e separate da un particolare sistema di inserti ad elastometri in silicone.
Questa soluzione permette alla calotta esterna, in caso di urto angolare, di assecondare la direzione dell’impatto, diminuendo l’energia trasmessa alla testa del pilota.
Nell’Airoh lab è stata perfezionata la tecnologia FEM che permette di testare la capacità di assorbimento degli urti. Infine, la galleria del vento, un impianto che poche case al mondo possono vantare dove si valuta l’aerodinamicità dei caschi per elevare al massimo i livelli di aerazione.
Terminata la ricerca, inizia la produzione dove viene esaltata l’artigianalità dell’azienda: la stratificazione delle fibre composite avviene in modo interamente manuale garantendo così un eccezionale rapporto fra leggerezza e resistenza. Così come manuali sono le operazioni di montaggio e il test finale per consegnare al cliente un prodotto perfetto.
Airoh è partner di Transitalia Marathon